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L'empatia è la chiave nel rapporto medico-paziente

Professione Redazione DottNet | 19/09/2018 17:41

Una qualità minacciata dalla burocrazia e modificata dai mezzi di comunicazione

E' l'empatia una delle chiavi per una migliore relazione tra il medico e il paziente, oggi minacciata dalla burocrazia, ma anche in parte modificata da nuovi mezzi di comunicazione, come i servizi di messaggistica istantanea e le email. Ciò che si chiede quando si stabilisce un'alleanza terapeutica e' che il medico ascolti le criticità e le contraddizioni che il paziente pone e restituisca un'opinione competente e libera da condizionamenti, senza farlo sentire giudicato o fargli sviluppare un senso di colpa.

E' emerso alla presentazione alla Camera del libro "La relazione di cura medico-paziente" (ciò che ancora c'è da sapere) di Liuva Capezzani, psicologa, psicoterapeuta e psico-oncologa, per Linea edizioni.  Il volume, che ha una prefazione di Alessandro Meluzzi e una postfazione di David Lazzari, come ha spiegato l'autrice, nasce da un'esperienza personale. "Molti anni fa sono stata familiare di una persona coinvolta in una malattia grave, improvvisa e inaspettata - ha spiegato Capezzani -. I medici notavano cambiamenti nell'intera famiglia che rendevano difficile il dialogo. Mi è stato chiesto da che parte stavo, ma io non volevo stare da nessuna parte e ho potuto rispondere solo che stavo da quella del mio caro che affrontava la patologia. Ma ho pensato che sulla relazione medico-paziente potevo dare il mio contributo".

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Il testo è per medici, psicologi, ma anche per i pazienti e per tutti coloro che chiedono di star bene. "Ciò che ancora c'è da sapere - si evidenzia - è che l'alleanza terapeutica migliora non quando si mette al centro il paziente, e nemmeno il medico, ma quando al centro si pone, si osserva e si modula la relazione di cura". La relazione di cura medico-paziente, infatti, non è solo "l'incontro tra una coscienza e una fiducia, ma è anche tra due storie di cura". C'è anche la descrizione di casi di relazione di cura in diversi scenari: quello psico-oncologico, del medico di medicina generale, di un pronto soccorso o psicoanalitico. 

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